mercoledì 22 luglio 2009

L'Eco sotto l'ombrellone e l'eclissi della dignità

Lo ammetto, pur essendo rientrato dalle vacanze ho ancora la testa altrove.
Ma se c'è una cosa che non riesco a digerire è che nonostante tutto quello di cui questo Paese necessita per ridare speranza (lavoro?) alle nuove generazioni e giustizia nell'accezione più ampia del termine siamo ancora invischiati e avvinghiati a discutere delle scopate del nostro beneamato Presidente del Consiglio.
G: Mille ora già te li ho già dati ... poi se rimani con lui ... ti fa il regalo solo lui ... ah ... vedi che lui non usa il preservativo ... eh
PDA: Ma non esiste una cosa senza preservativo ... come faccio a fidarmi?
G: Ma ... è Berlusconi ...
PDA: Ma tu chi sei? Guarda che ... sai quanta gente è rimasta ...
G: Sai quanti esami fa lui?
(fonte L'Espresso)


FITS ANY HEAD...recita lo slogan...






Per fortuna (e per chiosare su queste faccende) c'è sempre un saggio ad illuminare la mia mente:

Umberto ECO : il problema non è il premier ma gli italiani

un paggaggio fondamentale :
Nel 1931 il fascismo aveva imposto ai professori universitari, che erano allora 1.200, un giuramento di fedeltà al regime. Solo 12 (1%) rifiutarono e persero il posto. Quei 12 hanno salvato l' onore dell' Università e in definitiva l' onore del Paese. Ecco perché - sottolinea Eco - bisogna dire di no anche se si sa che non servirà a niente. Che un giorno si possa dire che lo si è detto
e a me piace stare in quell'1% fattivamente e pragmaticamente

quanto alle questioni più prossime a me, se non altro per motivi geografici, tra le onde che hanno lambito i miei piedi sulla battigia lucana c'è sicuramente il fallimento della Nicoletti S.p.a. :
io mi auguro che questa faccenda sia una LEZIONE per evitare che si continuino a perpetuare errori così macroscopici:
non si può soprassedere sul fatto che l'azienda sia stata foraggiata (soldi pubblici ovviamente) senza controlli e verifica alcuna (per fantomatici corsi di formazione solo per fare un esempio)
non si può nascondere che il collasso è avvenuto anche se non soprattutto per scelte manageriali errate (catene di negozi e delocalizzazione della produzione, abbandono del core business per rincorrere bandi e finanziamenti comunitari ed extra)
non si può nemmeno far finta di non sapere come il castello di carte (detto anche azienda a conduzione famigliare) si sia retto sulla compiacenza di molti (operai compresi) e sull'assenza/connivenza sindacale

il problema della crisi economica c'entra davvero poco, i salotti si continuano a produrre e vendere: magari li fanno altri, magari li fanno a nero per massimizzare i guadagni, ma tant'è:
si continuano a produrre e a vendere esattamente come prima

ma come sempre in vicende così complesse difficili da decifrare ciò che stona davvero è il tentativo di manipolazione della realtà

e così come un'araba fenice si risorge, si cambia nome al marchio in procinto di fallire , si riappare in altra veste (basta aggiungere "home" al marchio?) e si tenta di addossare le colpe ad altri additando ad esempio le banche




in tutta franchezza a questa gente consiglierei:
a) un esame di coscienza per tacere (ma sarebbe sufficiente un estratto del proprio conto corrente bancario)
b) un bagno di umiltà per rispetto alle famiglie che da questo fallimento sono usciti con le ossa rotte (operai e fornitori su tutti)

altro che c'era una volta un re e fantomatiche ipotesi di fitti di rami d'azienda e capannoni vari...

PATETICI!

io una mia scelta l'ho fatta, non compro più salotti da questa gente

e in linea di massima cercherò di non comprare più nulla da chi SFRUTTA a vario titolo


poi ci sarebbe da parlare anche della candidatura di Grillo alle primarie del PD e delle primarie stesse (ma mi riservo di fare un post in futuro) e della genesi di una giunta provinciale materana particolarmente burrascosa esposta alle sferzate e le battaglie dei partiti della coalizione/armata brancaleone vincitrice

ci sono cose che voi umani neanche potete immaginare, si recitava in "Blade Runner"

bè, lo spettacolo indegno e le meschine figure a cui l'uomo si espone per una poltrona sono quanto di più squallido ci possa essere (e vale sia per la faccenda salotti che per le vicende politiche)



per fortuna si farà presto a voltare pagina, anzi, ad iniziare un nuovo libro, almeno spero!

siamo in mezzo ad un'eclissi di sole...la più lunga del secolo
ma voglio esser positivo:
siamo al 5° fotogramma?

Speriamo!