giovedì 31 marzo 2011

La qualità della mia vita

In questi giorni si fa un gran parlare di Piano Casa ed edilizia sociale,di fitti calmierati,di case a basso costo,di opportunità per l'innalzamento della qualità della vita...
...francamente vedo tanta ipocrisia in giro e molte posizioni assomigliano più a forme di
difesa/attacco strumentali che altro.
Il tutto, ovviamente, gira intorno al prezzo astronomico degli immobili a Matera, una situazione ormai insostenibile e insopportabile per una popolazione che si va impoverendo (basti pensare all'aumento della disoccupazione e al fallimento degli indotti pseudo industriali...solo per fare un paio di esempi) e che sta rapidamente passando dall'indebitamento all'insolvenza a tutto vantaggio di speculatori (gli impresari edili "storici") e degli istituti di credito che in questa situazione ci sguazzano (oltre ad averla creata).

Vivevo a Torino sino a 6 anni fa: con qualche risparmio, un piccolo aiuto dai miei suoceri e un mutuo avevo comprato una piccola casa di circa 50 mq impegnando/investendo circa 65.000 euro...era il 2003...a Torino...e nemmeno in periferie desolate o quartieri dormitorio...1300 euro a metro quadro. MILLE E TRECENTO EURO AL METRO QUADRO! IN UNA CITTA' VIVA E VIVIBILE COME TORINO! TO - RI - NO!

Poi è arrivato il trasferimento a Matera, avevo messo in conto di rinunciare alle "comodità" della grande città per recuperare in "salute" e "vivibilità".
Volevo costruire un sogno dorato di famigliola felice capace di gestire il tempo libero, diciamo così, all'americana...sognavo di giocare a basket con mio figlio nel cortile di casa, di coltivare un giardino in cui rotolarmi nell'erba con i miei figli e organizzare fantastiche grigliate serali con amici e parenti.
In fondo sono un privilegiato, mi dicevo, due stipendi statali in famiglia, la certezza del lavoro, il tempo libero, roba da "ricchi" (soprattutto se fossi vissuto 20 anni fa).

E invece?

Puff!

Invece nulla di tutto ciò...anzi!

E' scoppiata la bolla dei miei sogni (e non quella speculativa ovviamente! una sola ne poteva
scoppiare)

E allora, a chiamare le cose per quello che sono, mi sento di dire che pare di vivere in una prigione: in una città che ci tiene ostaggio, che ci concede qualche ora d'aria di tanto in tanto, che ha come secondini i funzionari di banca e come direttori della struttura penitenziaria gli impresari edilizi (e i loro fidati collaboratori politici).
Lungi da me imbarcarmi in analisi socio economiche delle dinamiche materane, lascio agli altri, sicuramente più esperti di me, relazionare di tensioni abitative, fabbisogni e proiezioni demografiche.

Mi limito umilmente a riportare i fatti per quella che è la mia esperienza diretta: riporto i miei dati, le mie esperienze.

E allora?

Per comprare una casa abitabile, 70 mq circa, ho impegnato uno dei due stipendi per 10 anni...la metà del reddito che percepisco, per 10 anni, per una casa accettabile, con due camere e accessori, degli anni 50 in un quartiere popolare.
Niente garage, niente cortile, niente giardino.
Niente di tutto questo pur avendo investito 160 stipendi!
Con 160 stipendi i miei nonni ci avrebbero acquistato una villa! Con giardino e piscina magari!

Si ritorna sulla Terra, quindi. Niente sogni > niente ottimismo.
Non posso nemmeno lontanamente ipotizzare di realizzare quei sogni a meno di "ipotecare" 40 anni della mia vita per una casa in periferie sperdute, lontane decine di km dal centro città e per giunta mal collegate dalla mobilità urbana inefficiente.
E accettando comunque i compromessi di vita in una città priva di parchi pubblici vivibili e rispettati, una città in cui per fare jogging devi dribblare le auto che sfrecciano oltre i limiti di velocità nelle "salubri" zone industriali.

Per cosa, mi chiedo, per cosa?

Per la qualità della vita? ma fatemi il piacere...
Per l'isola felice e l'assenza di criminilità? rifatemelo...(e apriamo gli occhi!)
Per le serate di Jazz o per il teatro in vernacolo? tri-fatemelo...(no comment!)
Per gli affetti? I familiari e i vecchi amici? già, forse solo ed esclusivamente per quello...

Per il resto, lo ribadisco, mi sento in prigione:

  • se voglio vedere un concerto (con la "C" maiuscola) devo spostarmi minimo di 500 km;
  • se voglio vedere un evento sportivo idem se non di più, a meno di accontentarsi di quarte serie e sopportare tifoserie degne delle settime serie di campionati tribali;
  • se voglio andare all'estero devo programmare una serie di spostamenti infinitesimali nelle distanze ma indefiniti e infiniti nei tempi per raggiungere la meta che mi fan passar la voglia di viaggiare;
  • se voglio fare un pic-nic o una gita fuori porta ci rinuncio in partenza a meno di mettere in conto viaggi su strade extraurbane pessime e pericolose e approdi in luoghi incolti e insicuri;
  • se voglio godermi una passeggiata nel centro storico libero da smog e autovetture devo cambiare città e allontanarmi da Matera!
  • se voglio fare una "mangiata di carne" senza lasciarci brandelli delle mie devo andare nei vicini paesi tarantini;
  • se voglio girare in moto devo badare bene di scansare le buche (crateri, canali ricoperti e tombini nascosti dieci centrimetri sotto il livello dell'asfalto) o un giorno o l'altro ci rimetterò l'osso del collo;
  • se voglio girare insieme ai miei bimbi con i passeggini devo mettere in conto bestemmioni e imprecazioni a vario titolo per le barriere architettoniche e l'inciviltà dei miei concittadini
  • (a tal proposito apro una parentesi: inviterei gli amministratori locali a provare a girare con passeggini o in carrozzella e vedere l'effetto che fa...perchè uno finchè non lo prova non se ne rende conto...e di questo passo non mi resta che augurargli di provarlo davvero, ma non con i passeggini dei figli ma con le loro carrozzelle si..."spezzati di gambe")
  • se voglio visitare una galleria d'arte moderna e contemporanea per acquistare un'opera devo accontentarmi di "corniciai" che mi spacciano per opere d'arte le porcherie di Faccincani, Ulisse, Borghese e company, tanto per fare dei nomi ma per individuare una categoria, non per gli autori in particolare (in questo c'è da dire che sotto Firenze è buio pesto...). Poi da noi capita UN evento (medio) e ti senti pure dire: "Perilli chi?" (vabbè...)
  • se voglio comprare un capo di marca devo andare a Bari o Ginosa per non darla vinta ai gioiellieri dell'abbigliamento materano e ci risparmio nonostante la benzina

Insomma son solo pochi anni che son tornato a Matera ma mi sento così pieno di tanta rabbia che non so dove e come sfogarla...

Matera Cambia, ci dicevamo...era un sogno, forse lo è ancora, un tentativo di pensare (e soprattutto di agire) positivo ma il muro di gomma contro cui si sbatte esalta l'incazzatura e
nuoce gravemente alla mia salute...molto più di un toscanello al caffè assaporato nel silenzio di una notte di primavera in perfetta solitudine a rimurginare su quello che sarebbe potuta essere la mia vita e che invece non è.


E nelle mie orecchie risuona questo ossessivo ritornello:
"MA CE STEDDI'...S' STA TANT BUN A MATEEEE..."

Aaaaa...ce l'ha disc affà...stochj d'luss!

domenica 20 marzo 2011

Articolo 11


Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Ci risiamo...il mondo "civile" torna a bombardare e spargere violenza e morte per ridimere controversie nemmeno tanto internazionali. Si interviene in Libia, si colpiscono obiettivi militari non meglio precisati, si odono interventi di giubilo da tutto il mondo occidentale e non, per questa nuova "guerra di liberazione".
Peccato dover notare, rimanendo alle nostre vicende nazionali, che abbiamo traccheggiato e fatto finta di nulla quando il rais sparava sulla gente e che ci siamo detti convintamente dalla parte della amplia coalizione guerra fondaia solo quando abbiamo capito che il dado era tratto e che per salvaguardare contratti di estrazione e quant'altro non avevamo altra scelta che saltare sul carro degli invasori bombardatori.
Basta sentire le parole dei vari Casini, Frattini, La Russa e compagnia bella, nessuno escluso, nemmeno Bossi, critico sull'intervento ma spinto dalle stesse motivazioni di base e nemmeno tanto velate: siamo in guerra contro uno strato sovrano perchè dobbiamo "TUTELARE L'INTERESSE NAZIONALE".

Più chiaro di così! Altro che difesa dei diritti civili, dell'autodeterminazione dei popoli, dell'esportazione della democrazia...dobbiamo tutelare i contratti di estrazione pertrolifera, tanto per fare un esempio.

"Nobili motivi"...persino la Chiesa si è piegata a questa assurda logica.

Un'altra guerra che vedrà morti civili e disperazione per mano di uno stato che "ripudia la guerra [...] quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"

Beata ipocrisia!
Un'altra conferma che la nostra Carta Costituzionale è un giorno si e l'atro pure considerata carta straccia.

Conteremo i morti, civili o militari conteremo i morti, è non esiste un nobile motivo per portare la morte.
Sono contro la guerra. SEMPRE. Contro tutte le guerre. DA SEMPRE.