Il partito a cui in quest'ultimo periodo guardo con maggiore interesse, per i valori che veicola, per le battaglie che conduce e per la serietà-coerenza che manifesta è senza dubbio Italia dei Valori.
Spesso mi son trovato in passato a criticare le posizioni di un centro sinistra sempre più sciablo (in tutte le sue componenti, PD e Sinistra alternativa), sempre più avvitato su questioni personali, padronali e lobbistiche che poco spazio lasciano alla Politica, quella con la P maiuscola.
E il "dissenso", il "rifiuto" si è fatto via via più pressante nella mia mente sino a diventare pensiero dominante. Soprattutto guardando alla politica locale.
Che dire poi dell'apertura alla società civile?
Del rinnovo generazionale?
Dell'allargamento della partecipazione?
Delle primarie delle idee e dei programmi?
Che dire? Nulla, ma non il nulla essenziale, esclusivo.
Un "nulla" corredato da false manifestazioni di democrazia partecipata (vedi primarie dei giovani), di promesse senza seguito, di tentativi di rinnovamento respinti, di istanze rigettate al mittente.
La nomenclatura ha ancora un peso e il suo peso è fondamentale per il controllo del territorio, delle persone, degli affari.
In IDV no; o almeno non in toto; o non è questo, almeno, il carattere distintivo e peculiare. Le prove?
Ci siamo avvicinati al partito con la nostra associazione Rinascita Civile: in fondo i principi che sottendono il nostro operato è comune alla linea "dipietrista". Abbiamo collaborato in occasione della raccolta delle firme per il referendum contro il Lodo Alfano; abbiamo poi organizzato, insieme ad altre associazioni, l'incontro con De Magistris e Vulpio, due "candidati eccellenti" nei collegi meridionali alle europee. Solo per fare due esempi concreti e documentati.
Bene, il partito non è rimasto immobile e insensibile alle nostre sollecitazioni.
Ci ha cercato, ci ha parlato, ci ha ascoltato.
Ha dato evidenti segni di apertura, di comprensione e di stima per la chiarezza e la spontaneità dimostrata nel nostro modo di porre le questioni.
Ne è nata una collaborazione anche elettorale: IDV Matera ha accettato l'apertura alla società civile delle proprie liste, ha accolto con entusiasmo la sfida del rinnovamento e dialogato apertamente e liberamente con la nostra associazione, come con altri soggetti, seduti intorno ad un tavolo paritario: non c'è stato un rapporto di subalternità tra i vertici di partito e la nostra associazione, si è parlato apertamente e lì dove le nostre istanze sono state reputate valide e concrete sono state accettate.
Il frutto di questo dialogo è la candidatura di due ragazzi di Rinascita Civile in due collegi materani nelle liste di Italia dei Valori per le elezioni amministrative provinciali di giugno 2009. Dico "frutto", ma in realtà sarebbe più giusto parlare di "fiori" che si spera diventino frutti resistendo alle intemperie più feroci.
Queste candidature sono motivo di orgoglio per la nostra associazione ma, soprattutto, una sfida per il futuro: la sfida di innovare, aprire ed allargare le porte di un partito per assorbire le migliori energie positive locali e provare a lasciare un segno tangibile della forza delle nostre idee:
libere, democratiche, determinate e pure.
E', per noi, un investimento sul futuro, stiamo provando a tradurre in fatti la passione per la politica e per il civismo che ci unisce.
La sfida, sia chiaro, non è per la poltrona.
L'obiettivo è dare un senso e un seguito alle belle parole.
L'obiettivo è cambiare e sradicare una volta per tutte la collusione tra interesse pubblico e particolare/personale.
Sciogliere il cappio del clientelismo che si stringe sempre più al collo del cittadino, illudendolo all'inizio per poi strozzarlo definitivamente.
Domenico e Gianfranco sono due ragazzi splendidi, uno spiraglio, una ventata d'ottimismo, un sorriso sulle labbra dopo tanto tempo passato a mordersi la lingua e a turarsi il naso.
Si intravvede un pò di luce in fondo al tunnel in cui siamo entrati: varrà la pena di correre, con loro, veloci verso l'uscita.
Senza timori. Con la forza dell'entusiasmo.
In bocca al lupo Domenico Bennardi e Gianfranco Lopez.
Io sono con voi.