domenica 15 giugno 2008

La Russa e la spettacolarizzazione dell'azione di governo



Diciamocelo chiaramante, di-c-i-a-molo, la soluzione di mandare l'esercito nelle periferie degradate delle città, a pattugliare e garantire l'ordine pubblico, a sopperire all'assenza della politica e a perpetuare la strategia della minaccia e del terrore è proprio una bella trovata, di-c-i-a-molo!
Era dall'epoca dei Vespri Siciliani, epoca in cui lo Stato doveva rispondere alla catena di stragi che ne stava minando le basi, che non si pensava ad una soluzione così estrema, così impopolare, ai limiti della incostituzionalità.
Ma da chi o da cosa dovrà difendermi il soldato? Dal rom che mi ruba la figlia? Dallo slavo che mi svaligia la casa? Dal tunisino che vende il fumo e la coca? Dal topino che scippa la nonnina? Dal rumeno che stupra la ragazzina nel parco?
Andiamo, su, ditemi Ignaziuccio e Robertino, davvero pensate di fargli paura con un bel blindato a Porta Palazzo? E se poi li beccate sul fatto che fate? Gli sparate addosso?
The show must go on!
Ci stanno riempiendo la testa con questa storia dell'emergenza sicurezza, le televisioni, sempre più omologate, si stanno trasformando in un numero speciale di "cronaca nera" ogni giorno.
Il Governo, poi, è letteralmente ossessionato da questa mania di interventismo tanto da adottare qualsiasi provvedimento, purchè sia spettacoloso e memorabile.
Peccato ci si dimentichi delle vere priorità della gente, della pressione della criminalità organizzata sulla totalità delle imprese meridionali (e non solo), del reclutamento da parte della stessa di nuova manodopera strappata alla disoccupazione in questa economia decadente;
peccato non porsi proprio il problema che se non si arriva alla fine del mese forse è anche perchè si percepisce uno stipendio da fame, quando lo si percepisce;
peccato non contare i morti sui cantieri accorgendosi che superano i morti ammazzati sulle strade da delinquenti (e perchè non mandare l'esercito anche nei cantieri?),
peccato dimeticare che ci sarebbero da combattere anche l'evasione fiscale, le truffe aggravate ai danni dello Stato, la corruzione e la penetrazione delle organizzazioni mafiose tra gli scranni dei parlamenti e dei governi a tutti i livelli (nazionali e locali), è un peccato, di-c-i-a-molo, è un peccato.
Ma vuoi mettere quanto sarà bello offrire una alternativa di vita a te, giovane smidollato e sballone, fornendoti un esempio di autoritarismo, di carismatica azione proprio sotto casa tua, nella piazza princiale della tua città, proprio lì dove passeggi, tra i negozi che frequenti...non lo vedi quanto è figo metter su una divisa e imbracciare la mitraglietta?


Tutto il resto sono balle, la mafia non esiste, è tutta colpa di questi immigrati clandestini e di questi ladruncoli ubriachi disperati che non ci permettono di innaffiare l'orticello.


Ma ora rilassiamoci, finalmente c'è Ignazio che pensa a noi, di-c-i-a-molo!

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