lunedì 7 settembre 2009

4° Incontro Nazionale IDV

La bella esperienza dell'anno scorso mi aveva indicato una direzione.
Grazie all'atmosfera libera e indipendente respirata a Vasto nel 2008 mi sono così convinto che un'alternativa c'è.

Un'alternativa ad un modello neoliberista ed egoista della gestione della cosa pubblica
Un'alternativa al dominio delle "mafie" negli affari e nella politica
Un'alternativa al controllo dell'informazione e al lavaggio del cervello della popolazione


L'anno trascorso da quel Settembre del 2008 ad oggi ha portato piacevoli novità, è vero, ma anche qualche ombra e qualche perplessità.

Non tutto quanto recepito, letto, ascoltato da parte dei vertici del partito si traduce, ahimè, in opere, iniziative e "comportamenti" a livello locale.
Ed è un gap di cui ho constatato l'ampiezza cozzando la testa come contro un muro di gomma.

Cito Pancho Pardi quando parla di organizzazione di partito:
"Un problema fondamentale che bisognerà affrontare nel prossimo futuro:
Ciò che viene pensato e indicato a livello centrale quasi mai si traduce e mette in pratica in periferia."
Uno scoglio.

Ma questo è un tema che se pur va trattato e (voglia il cielo) superato, non mi impedisce affatto di proseguire un percorso convinto in IDV per due fondamentali ragioni:

a) l'emergenza democratica è un dato di fatto e appartenere a questo partito mi permette di far fronte comune e RESISTERE

b) lo stato delle cose non può cambiare se non si prova a farlo dall'interno, mettendo a disposizione degli altri tutto quanto il proprio entusiasmo e la propria voglia di innovazione senza scendere a biechi compromessi; non è detto che ci si riesca (sarei un'illuso se ne avessi la certezza), ma non provarci equivale ad esserne complici.

Di certo c'è che sentir parlare Pancho Pardi, Orlando, Di Pietro, De Magistris, Li Gotti e gli altri serve a tener fermo dinanzi a me un obiettivo, a vedere l'alternativa: e già questo non è poco.

Per quanto riguarda, invece, le questioni locali e in particola chi oggi guida il partito, chi siede nei banchi delle amministrazioni materane e lucane, chi combatte per una poltrona a colpi di comunicati stampa, chi tenta di saltare sul carrozzon
e ipotizzando un successo alle prossime regionali...bè...questi dovranno confrontarsi con la realtà dei fatti e con i fatti dimostrare "l'appartenenza" o di fatto sarà "guerra", sempre nei limiti della civiltà e del rispetto, ma sarà "guerra".

Non si può combattere il clientelismo acquisendo pacchetti di voti (ossimoro assoluto)
Non si può innovare e predicare la meritocrazia spartendo le poltrone tra raccomandati, metodi Cencelli e trattative private e autoreferenziali.

Faccio parte di un gruppo di amici che guarda oltre questa
gente e questo modo di interpretare la politica.
Paghiamo uno scotto derivante, probabilmente, dal retaggio culturale e dall'egoismo.
Me ne sto sempre più convincendo.
Ma non mi arrendo così facilmente.

Noi saremo a Vasto perhè è quello il nostro modello di riferimento.
Noi saremo a Vasto perchè non abbiamo paura di metterci in discussione e di discutere di un modello innovativo e alternativo che scardini e sconfigga i "clientelismi", le "mafie" e le "dittature del pensiero unico".
Noi saremo a Vasto perchè, parafrasando Francesco, IDV SIAMO NOI.

L'obiettivo è delineato, noi ci saremo ed io metterò a disposizione il mio blog personale per divulgare ed esternare tutte le sensazioni positive e per dar conto di tutte le iniziative e i programmi di cui si discutera al 4° Incontro Nazionale di Vasto.

1 commento:

Francesco Filippetti ha detto...

Buon fine settimana a Vasto! E prendete quanto più potete! Come stimoli e come informazioni e come filmati e come spunti positivi, intendo! (Pensavo che stamane avrei trovato un post dal titolo: LA VERITA' ALLA FINE VIENE (QUASI) SEMPRE A GALLA: CADUTA LA MASCHERA DI PERSONA PER BENE, ANCHE FILIPPETTI SI AFFILIA ALLA MAFIA CLIENTELARE!
Cercate pure di rilassarvi! Evitando rigorosamente le truppe cammellate dei Montemurriani!!