lunedì 7 giugno 2010

iPad e didattica digitale

Fantasticando e farneticando di progresso e tecnologia a tavola mi son trovato a discutere con mia madre (maestra di scuola elementare) sul
ruolo e la sfida futuristica dell'abbandono del supporto cartaceo anche nell'ambito didattico e scolastico.
Ovviamente ho trovato un muro fatto di diffidenza, di tradizione, di metodi consolidati (anche se efficaci, non è questo il punto).
La sfida appare un miraggio: sostituire libri, quaderni, lavagne, cartelle con un solo supporto tecnologico, quello che oggi potrebbe essere l'iPad ma domani chissà.
Io invece ci credo. E mi auguro che mia figlia possa godere di un potente strumento di calcolo per migliorare se stessa nei processi di apprendimento.
Non penso affatto ad una didattica digitale nel senso di facilitata ma soprattutto ad applicazioni studiate ad hoc per coinvolgere, interessare e stimolare il desiderio di conoscenza sfrtuttando ipertestualità, multimedialità e interattività.


Tutte cose praticamente impossibili oggi in una scuola basata sul trinomio quaderno - libro - lavagna.




Il tutto ovviamente curato da pedagogisti, esperti di formazione per l'infanzia, logopedisti, educatori.
Agli informatici sarebbe destinato unicamente il ruolo di tradurre in applicazioni gli indirizzi progettuali recepiti da questi.
E lì purtroppo cascherebbe l'asino visto che ad oggi, da quello che mi risulta, i corsi di laurea che preparano le figure succitate trascurano il ruolo della tecnologia mortificando di fatto i progetti futuristici da me ipotizzati.

Come dire: i nostri bimbi sono recettivi e pronti ad affrontare l'apprendimento digitale ma non lo sono (e non lo saranno per almeno un'altra generazione) i maestri.

E pensare che l'università dovrebbe essere l'avanguardia e lo strumento per spostare la frontiera della conoscenza...basti pensare che un docente universitario di disegno impone il disegno delle tavole a mano nell'era del computer e dei cad...ho detto tutto.

Io continuo a pensare e sperare che mia figlia possa andare a scuola con il solo iPad sotto il braccio, che possa leggere e sfogliare libri su di esso, sottolineare ed appuntare le cose importanti digitalmente, fruire di applicazioni multimediali ed interattive per l'apprendimento, condividere le proprie esperienze connettendosi alla rete della classe, agli amici e ai maestri, assaporare il gusto di scoprire il mondo divertendosi, apprendere e studiare digitalmente, accedere a biblioteche e teche digitali pressocchè infinite.

E, perchè no, che possa farlo salvaguardando la schiena (pensiamo alla querelle sugli zaini pesanti) e le tasche dei genitori costretti a pagare decine di euro a libro pagando di
fatto più i costi di stampa e distribuzione che i legittimi diritti d'autore.

Io ci credo. Ma sono il solito visionario?

1 commento:

Anonimo ha detto...

meh Save... iPad ? mi cade un mito... il primo della classe cosi....

negiot@hotmail.com (msn)