E’ incredibile come il tragico assassinio di Moro possa turbarmi ancora oggi.
E’ incredibile perché quel giorno, il 9 Maggio di 30 anni fa, non avevo che 2 anni, non ho vissuto in prima persona il dramma, non ho ascoltato con le mie orecchie i TG e non ho letto con i miei occhi i giornali.
Eppure è vivo in me un senso di inquietudine a tratti inspiegabile, forse figlio della mia disapprovazione per questi metodi di lotta, forse perché tremo all’idea che quegli anni e quei drammi possano tornare attuali.
In me, oggi, al di là del desiderio di verità e di giustizia, alberga il dissenso e il rifiuto per una strategia politica che pretende di mutare il corso della storia attraverso la violenza, verbale e non. Risuonano nella mia mente sempre le stesse considerazioni: un uomo non può esser messo sotto processo e giustiziato per le proprie idee politiche, un uomo non può essere umiliato e abbandonato in nome di una ragion di stato non meglio specificata, un uomo non può pagare con la propria vita il proprio tentativo di apertura al dialogo e al compromesso politico.
Anche per questo, oggi, alle 12.00 mi fermo per un minuto in silenzio e in raccoglimento per ricordare quanti in passato, nel presente e nel futuro (spero di no!) spendono la propria vita in difesa dei valori fondanti della nostra Carta Costituzionale. Ma non solo. Ci sono ancora casi e vittime che reclamano giustizia e verità, mi fermo anche per loro, per i parenti delle vittime delle stragi senza colpevoli, per gli assassini senza volto che non ascoltano la voce della propria coscienza.
2 commenti:
Ti ringrazio per la tua visita e per il tuo commento.
spero che tutti noi possa partire con forza e coraggio quel messaggio di pacifica e orgogliosa ribellione che porti a minare quanto più possibile questo stato sbriciolato dalla mafia e dalle collusioni.
Indiano
ciaooo ,bhe positiva lo sono..da morire:)))
ti aggiungo ai miei preferiti,è davvero un piacere leggerti
Mariella
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