martedì 30 novembre 2010

Io sto con chi occupa

Finalmente direi!
Finalmente una intera generazione manifesta pubblicamente il suo disagio.
Io sto con loro. Sto con quei ragazzi che occupano le facoltà, che occupano i monumenti offrendo simbolicamente l'interpretazione più vera delle motivazioni che li spingono a protestare.
Sto con loro e sorrido, perchè sento che può essere l'alba di un nuovo giorno.
Erano anni che la generazione dei ventenni non alzava la voce.
Avevo quasi paura che fosse addormentata e anestetizzata da questo oblio, da questo declino sociale e civile che contraddistingue i nostri tempi.
Avrei voluto esser con loro più direttamente (e forse lo sarò) perchè ho ancora vive dentro di me le battaglie studentesche dei miei tempi: le occupazioni, le riunioni dei coordinamenti con gli altri rappresentanti di istituto per dire no alla equiparazione scuola pubblica-privata, per dire no alla riforma Jervolino, le manifestazioni in piazza con cortei e sit-in di protesta, i corsi alternativi di musica, teatro e psicologia negli istituti occupati per decine di giorni, le "visite" alla questura, le colazioni con la digos, le bombolette e i lenzuoli per gli striscioni...
Mi vengono i brividi solo a ripensare all'attivismo di quei tempi.
Ecco perchè sono con loro, perchè hanno risvegliato anche in me questo istinto di reazione al malcostume e alle ingiustizie che pareva sopito o attenuato.
Forza ragazzi! Io sono con voi!

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