Finalmente direi!
Finalmente una intera generazione manifesta pubblicamente il suo disagio.
Io sto con loro. Sto con quei ragazzi che occupano le facoltà, che occupano i monumenti offrendo simbolicamente l'interpretazione più vera delle motivazioni che li spingono a protestare.
Sto con loro e sorrido, perchè sento che può essere l'alba di un nuovo giorno.
Erano anni che la generazione dei ventenni non alzava la voce.
Avevo quasi paura che fosse addormentata e anestetizzata da questo oblio, da questo declino sociale e civile che contraddistingue i nostri tempi.
Avrei voluto esser con loro più direttamente (e forse lo sarò) perchè ho ancora vive dentro di me le battaglie studentesche dei miei tempi: le occupazioni, le riunioni dei coordinamenti con gli altri rappresentanti di istituto per dire no alla equiparazione scuola pubblica-privata, per dire no alla riforma Jervolino, le manifestazioni in piazza con cortei e sit-in di protesta, i corsi alternativi di musica, teatro e psicologia negli istituti occupati per decine di giorni, le "visite" alla questura, le colazioni con la digos, le bombolette e i lenzuoli per gli striscioni...
Mi vengono i brividi solo a ripensare all'attivismo di quei tempi.
Ecco perchè sono con loro, perchè hanno risvegliato anche in me questo istinto di reazione al malcostume e alle ingiustizie che pareva sopito o attenuato.
Forza ragazzi! Io sono con voi!
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